Tavola rotonda tra AIO e ONU: per un nuovo modello di pedagogia

Delegazione di estrazione-ONU di altissimo livello, per una iniziativa promossa dall’Associazione Internazionale di Ontopsicologia (AIO): Associazione che presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite gode da anni dello status consultativo speciale.

 

Nell’ambito del tema promosso dall’ECOSOC per l’anno 2013, “Scienza, Tecnologia, Innovazione e il potenziale delle cultura nel promuovere uno sviluppo sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi del millennio (MDGs)”, è stata quindi organizzata dall’AIO una conferenza internazionale per mostrare alcuni progetti rientranti nella tematica 2013 ed è stata invitata una delegazione ONU che ha accettato di presenziare la tavola rotonda che si è tenuta il 22 marzo 2013 a Lizori.

 

A guidare la delegazione Nassir Abdulaziz Al-Nasser, Alto Rappresentante dell’UNAOC (United Nations Alliance of Civilizations) e Presidente della 66esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Con lui – insieme a docenti della Sorbona, esperti di finanza internazionale e i relativi staff – Hanifa Mezoui, Rappresentante permanente presso le Nazioni Unite dell’AICESIS (Associazione Internazionale dei Consigli economici e sociali e Istituzioni similari)

 

Filo conduttore di questa articolata tavola rotonda è l’importanza di promuovere una nuova pedagogia, che sia fondata sui valori della specifica identità tanto del singolo individuo quanto delle popolazioni. Perché questo è il passaggio chiave per sostenere una cultura di civiltà e di progresso autentica e capace di rispondere con funzionalità e in maniera trasversale alle sfide di una società sempre più interconnessa e globalizzata.

 

Il punto nevralgico che tocca Meneghetti è la profonda divisione che caratterizza il mondo arabo, che purtroppo non solo indebolisce la forza nativa propria di questi popoli, ma mette anche a repentaglio quel processo di pace che mai come oggi sembra incedere con esitazione. Riappropriarsi della propria identità e delle proprie risorse, essere uno in se stesso: è questo il messaggio che viene lanciato al mondo arabo, non a caso nella cornice del Borgo di Lizori, la prima “testimonianza” del valore del modello di pedagogia ontopsicologica nel costruire persone e luoghi operatori di valori sociali, maestri di civiltà in sviluppo. Passando per Recanto Maestro in Brasile e Diostan nella Federazione Russa, Nassir Al-Nasser definisce quello attuato da Meneghetti “un modello formativo da replicare” per promuovere nel mondo una nuova pedagogia dell’uomo che sia trasversale a tutte le culture, “come l’Ontopsicologia ha fatto”, ribadisce l’Alto Rappresentante dell’ONU. Motivazioni che passano attraverso valori ecobiologici e di sostenibilità, innovazione, interculturalità e integrazione, valorizzazione dell’impresa privata, arte e interdisciplinarietà, giovani e innovazione, centralità del management femminile, esattamente coincidenti con quelli che per le Nazioni Unite sono gli 8 “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”.

 

Ed ecco che anche un luogo fisico come Lizori può diventare una parola universale di quell’umanesimo perenne su cui si radica l’anima dell’uomo, che per Meneghetti rimane “il portante di qualsiasi valore su questo meraviglioso pianeta”.

 

 

Nella foto: Antonio Meneghetti con Nassir Al-Nasser, Alto Rappresentante dell’Alliance of Civilizations delle Nazioni Unite, in un momento della tavola rotonda svoltasi a Lizori il 22 Marzo 2013.