Siamo a Città del Capo, in Sud Africa, ed è qui dal 25 al 27 Luglio 2012 si è tenuto il XXX Congresso Internazionale di Psicologia (IPC), un evento che ogni quattro anni attrae le intelligenze di tutto il mondo operative nell’ambito della ricerca e della clinica psicologica, nelle sue diverse manifestazioni e campi di applicazione.
È questo lo scenario nel quale l’Associazione Internazionale di Ontopsicologia (AIO) insieme all’Associazione Europea di Ontopsicologia (AEO), e unitamente alla partecipazione della FOIL (Formazione Ontopsicologica Interdisciplinare Leaderistica) e dell’Università Statale di San Pietroburgo che hanno svolto dei simposi dedicati, ha apportato il proprio contributo. Tre le relazioni chiave che si sono svolte nei giorni centrali.
La dott.ssa Marina Capasso (AIO) è intervenuta sul tema Image and unconscious: the ontopsychological contribution to dreams analysis, esponendo gli elementi della metodica ontopsicologica, unici nell’attuale panorama scientifico, che da 40 anni permettono di usare il sogno quale strumento di diagnosi certa sul modo in cui il soggetto conduce la propria esistenza, dalla salute fisica al proprio operato sociale. La dott.ssa Gabriella Palumbo (AEO) è intervenuta all’interno di una sessione a carattere clinico sul tema Schizophrenia pathological or existential problem? The onto-psychological view, presentando l’approccio ontopsicologico alla cura della schizofrenia. Il dott. Paolo Zenorini (FOIL) espone la relazione dal titolo The ontological nexus: reflection concerning knowledge and subjective reality, nella quale viene esplicitato il fondamento teoretico dell’epistemiologica ontopsicologica.
La partecipazione delle rappresentanza AIO, AEO e FOIL al congresso viene completata dai contributi esposti in forma di poster dalla dott.ssa Elisa De Santis sull’OntoArte (Art and artist personality: An innovative ontopsychological perspective on creativity and art), dalla dott.ssa Annalisa Cangelosi sulla melolistica (Captured by music and dance: Melholistics and performance in sports) e dalla dott.ssa Daniela Di Pietro sulla cinelogia (Cinema and communication: The cinelogy).
Con una rappresentanza che spazia dal nord Europa a tutto l’est asiatico, l’ICP è oggi un evento dove la globalizzazione si tocca con mano, tanto nelle sue opportunità quanto nelle sfide che propone. Una di queste è senz’altro rappresentata dalla necessità di impostare una psicologia che sia a servizio dell’umano: e se questa è la premessa dalla quale ha mosso i suoi primi passi l’Ontopsicologia circa 40 anni fa, l’ICP sceglie nel 2012 proprio Psychology serving humanity quale tema-guida per i suoi convenuti.